Il cornicione è un elemento estremamente decorativo, quindi la scelta della forma può determinare il risultato estetico dell’intera facciata.

I cornicioni possono essere di vari tipi: “gettati” in opera, in polistirolo resinato, in fibrocemento e in calcestruzzo.

I cornicioni “gettati” in opera realizzati fissando uno stampo in polistirolo alla quota stabilita, per poi effettuare al suo interno la colata di calcestruzzo. A maturazione raggiunta il manufatto in cemento risulterà essere solidale al solaio e si potrà togliere lo stampo.

I cornicioni in polistirolo sono applicati a parete per mezzo di colle specifiche o eventualmente di staffe metalliche qualora il loro peso lo renda necessario. La superficie esposta agli agenti atmosferici è rivestita da almeno 3 mm. di resina cementizia, questa protezione consente anche l’applicazzione della vernice.
Questa soluzione permette tempi di posa ristretti ed essendo il cornicione posto ad una certa altezza, l’occhio non percepisce nel dettaglio la finitura un pò ruvida del polistirolo resinato.

Il fibrocemento usato nella produzione di manufatti in cemento consente un elevata riduzione del peso mantenendo inalterate le caratteristiche meccaniche rispetto al calcestruzzo. Molto sinteticamente il fibrocemento “GRC” è una malta cementizia a base di cemento tipo “Portland 5.25″ e di fibre di vetro alcaloresistenti. Questa malta non è “colata” come il calcestruzzo ma bensì spruzzata ad elevata pressione contro lo stampo. Ciò permette di ottenere una bassisima porosità e una finitura superficiale del manufatto priva di inperfezioni.

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